ieri sera indossavo giacca di neoprene maglioncino smanicato.. oggi sono uscita in canotta ed occhiale da sole.. Caldo
Irene Grandi arriva da chissà dove, sorrido ricordando il riposino pre-serale lignanese con TV sintonizzata su canale che trasmette video vari.
E' ancora estate dentro questi quattro muri, ed avrei tante cose da dire/fare/baciare/lettera (per il testamento vale la regola del procrastinare); per fare spazio in una soffitta si deve trovare prima di tutto un buco libero da riempire movimentando il resto della roba.. delirio? no, solo senso pratico e testo criptico.. che non è nemmeno criptico, basta saper leggere.
Non divago, il punto è che prima o poi dovrò iniziare.
Il sole entra dall'oblò della mia soffitta, SO che ci sono tante cose da buttare, li dentro, c'è da pulire, togliere ragnatele e polvere, disinfettare. Irene Grandi mi fa ancora compagnia..
[...]
E tutti quei ragazzi come te
non hanno niente come te
io vorrei darmi da fare
forse essere migliore
farti scudo col mio cuore
da catastrofi e paure
io non ho niente da fare
questo e quello che so fare
[...]
continuerò a sorridere, mentre c'è uno sprazzo d'estate e pian piano riprendo in mano cose che avevo accantonato 7 anni fa.. stanotte ho iniziato da qui.
Appurato che il caso non esiste.. per la n volta mi sorprendo a cercare di capire i fin troppo affascinanti meccanismi mental-onirico-nonmelosospiegare
Capita che il mese scorso abbia sognato una persona che non vedevo da un tot, e la cosa mi ha shockata un po'.. passa il tempo, mi riprometto di fare una capatina nel locale dove lavora (e dove non entro da, per l'appunto, almeno 7 anni) per accertarmi che stia bene; cosa che non riesco a portare a buon fine fino a ieri sera.
Capita che abbia sognato nuovamente lo stesso soggetto, a questo punto il livello di attenzione attiva i radar/sonar/qualsiasicosa. Mi butto in una giornata fitta di commissioni da sbrigare (acquisto di pumps pro matrimonio compreso.. sì, avete letto bene, pumps. Quelle cose bellerrime da pinup anni '50, roba da amore a prima vista insomma.. sto divagando?)
cena con amichetti, e poi verso il locale in cui lavora questo tizio.. per strada mi chiedo se riuscirà a capire chi sono (capelli a fiammifero e 50 kg in meno? parliamone); entro, saluto il titolare e vado diretta al suo bar.
Si sente osservato, mi guarda, dopo 20 secondi sorride tanto che per un attimo temo gli si scoperchi il capo..
la tua ultima sera qui? O.o
ah.. il mese scorso sei stato malemalissimo? o.O
fermo.. so già tutto.. no, non me l'ha detto qualcuno che ti ha visto..
mi fa promettere di sentirci presto e mi abbraccia forteforte.. *come se* mi avesse chiamata? *come se* dovessi arrivare in tempo?
rientro verso casa con sorriso idiota incorporato.. ogni tot minuti mi esce un "non ci posso credere"
Forse ha ragione chi dice che dovrei smettere di cercare d'essere normale..
[e tu.. non so se leggi, e se lo fai.. son sempre qui che incrocio le dita]
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