11.24.2007

dividi et impera

ho appena visto un servizio alla tv.. una madre palestinese ed una israeliana.. entrambe hanno perso le loro figlie in un attentato ad un supermercato. Una era li a fare la spesa, l'altra il kamikaze.
Si somigliavano moltissimo, e magari in un'altra occasione sarebbero diventate anche amiche..
Sono morte per niente..
Dopo questa frustata di prima mattina mi chiedo per quale motivo, anche nella disperazione più nera, anche con tutte le ragioni che il senso pratico possa dare, non si riesca a capire che chi sta più in alto di loro sta tirando dei fili per cui il popolo non può ritenersi responsabile in eterno.
Quando finirà?
Quand'è che il diritto umano prevarrà sulla sete di potere? Quando finiranno di infangare il nome di Dio (o chi per lui, che non ci sia bisogno di fare precisazioni di qualsiasi sorta, ora come ora, mi sembra perfino ridicolo dirlo) per giustificare le stragi che stanno compiendo?

Mi aspettano ore di lavaggi di teste.. e potrei scommetterci che le signore in questione non si preoccupano gran che di quello che accade ad una distanza maggiore di 100 metri dalle loro abitazioni..


bkgnd: Simon & Garfunkel - The sound of silence

2 comments:

Applina said...

ma infatti... le signore hanno ben altro a cui pensare eh.....
mica ste cosuccie banali banali...

Anonymous said...

a volte mi chiedo se son l'unica a rimanerci senza parole, misa.. davvero. E' scandaloso che non si riesca a trovare un rimedio per fermare questi massacri perpetrati in nome di chissà cosa.. E no, non sono del parere che la non violenza sia la risposta, come che la violenza lo sia. Un altro metodo, azioni rapide e di efficacia immediata.
Ci vuole un attimo per radere al suolo una civiltà riducendola a niente.. non credo si possa ricostruire con calma e pazienza.

Possibile che nessuno ci sia arrivato? :|